Uscire dal silenzio – Gruppo per coppie che hanno vissuto un lutto perinatale
Quando la vita inizia con un addio.
Uno spazio di riflessione e condivisione per genitori sui vissuti e le emozioni legate alle perdite in gravidanza e subito dopo il parto.
Sembra un ossimoro: come si può morire prima o mentre si nasce? Morte e nascita, morte e bambini sono infatti parole che non dovrebbero trovarsi sulla stessa riga, possibilmente neppure nella stessa pagina. Eppure la morte in utero è un evento possibile, arriva dove è stata la vita.
Quando si interrompe una gravidanza cercata e desiderata si interrompe un progetto di maternità e paternità nascente (“è come perdere un pezzo di futuro”) ed il dolore per la perdita non è proporzionale all’epoca di gravidanza, ma all’intensità dell’investimento.
La perdita di un figlio durante la gravidanza o subito dopo il parto è un evento che non è possibile definire “raro” o irrilevante dal punto di vista statistico: in Italia l’incidenza di morte intrauterina è di 3,5 su 1000 bambini nati vivi (ISS 2020). Le perdite nella prima metà della gravidanza sono ancora più frequenti, molto spesso non vengono nemmeno comunicate.
Scegliendo di occuparci di questa tematica vorremmo offrire l’opportunità di togliere il velo del silenzio che accompagna il lutto, restituendo voce a chi l’ha persa o mai trovata. Scegliamo di dar voce al dolore delle donne e degli uomini: se le donne rimangono con la pancia vuota, gli uomini rimangono a mani vuote. Scegliamo di dare voce ai fratellini e alle sorelline con candore e filosofia, citando Concita de Gregorio quando parla dei bambini.
Crediamo fermamente che occuparsi del dolore che rimane dopo una perdita sia una forma di iniziale e preziosa cura.
La condivisione nel cerchio, con altre coppie, di questa esperienza può portare l’elaborazione dei sentimenti che gravitano intorno alla perdita, lenendo la ferita.